N. 2 del 12 gennaio 2024

Presentato a Roma l’ultimo libro di Massimo Quezel. Demozzi: La normativa sugli indennizzi va modificata

Malassicurazione 1

In occasione della presentazione, presso la Camera dei Deputati, del libro “Malassicurazione”, di Massimo Quezel, il Presidente SNA Claudio Demozzi e lo scrittore e opinionista avv. Francesco Carraro hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di modificare l’attuale normativa in materia di indennizzi. Una delle proposte è quella che, in caso di sinistro stradale, il danneggiato riceva un equo indennizzo anche se si rivolge a una carrozzeria di propria fiducia.

È stata altresì evidenziata la necessità di riconoscere il diritto di cumulo tra l’indennizzo delle polizze infortuni e il risarcimento dei danni, nonché quella di non applicare la riforma Cartabia per le cause civili relative all’infortunistica stradale.

Demozzi ha inoltre sollecitato la soppressione del sistema di risarcimento diretto obbligatorio, che prevede l’intervento della compagnia del danneggiato. “Se si tratta di una facoltà – ha spiegato il Presidente SNA – non si capisce perché debba essere un obbligo. Si può lasciare al cliente la possibilità di avvalersi o meno di un diritto, non si impone certo un diritto”.

Malassicurazione 2

Lo stesso Massimo Quezel ha commentato come l’attuale sistema “snatura completamente il procedimento risarcitorio”, che dovrebbe essere uniformato alla “regola generale prevista dal nostro Codice Civile, secondo la quale chi causa un danno è obbligato a risarcire il danneggiato”. Quezel ha spiegato che, al contrario, “nell’attuale sistema la compagnia del danneggiato paga il risarcimento al proprio cliente, per poi rivalersi nei confronti della consorella”.
 
Il contenuto del libro Malassicurazione, che ha la prefazione di Maurizio Belpietro, è ben riassunto dall’abstract, nel quale si legge: “Sotto la benevola e confortante immagine delle compagnie assicurative, pronte a garantire su tutti i canali di comunicazione la propria professionalità, responsabilità e competenza, si cela una realtà fatta di procedure operative confuse e inutilmente complesse che invece di facilitare la vita agli assicurati e ai danneggiati, la complica a dismisura”.
 
L’autore Massimo Quezel, si legge ancora nella descrizione, “patrocinatore esperto in risarcimento danni con un passato da liquidatore per una grossa compagnia assicurativa statunitense, ci accompagna in una nuova inchiesta che vedrà protagonista proprio quella filiera di cui parlavamo, per capire a fondo quali sono le storture della macchina risarcitoria italiana (su tutte, il famigerato risarcimento diretto) e, soprattutto, quali sono le possibili soluzioni per garantire davvero la totale garanzia di tutela dei diritti degli assicurati e dei danneggiati contro lo strapotere dei colossi dell’insurance”.
 
Per il sen. Manuel Vescovi (Lega) tutto il sistema va rivisto: “Quando pensi che il danno subito in un incidente debba essere contabilizzato mentre una persona lotta fra la vita e la morte, ti si gela il sangue. Tanto più se poi pensi che il risparmio nel risarcimento pattuito con la compagnia si trasforma in utili per i soci”.

Facebook
LinkedIn
WhatsApp