N. 3 del 21 gennaio 2024
Passerelle romane? No, risultati concreti!
Talvolta, è amaro doverlo rilevare, la dirigenza nazionale SNA è bersaglio di critiche per un presunto eccesso di “presenze romane”, considerate delle inutili passerelle finalizzate a una improduttiva sovraesposizione mediatica. Queste immaginifiche considerazioni, per la verità, sono confinate nello stretto giro di poche persone, ma la scelleratezza delle quali sono intrise richiama la necessità di ricordare, almeno una volta ogni tanto, come stanno le cose nella realtà.
Il recente scampato pericolo del reinserimento dell’obbligo di contribuzione Enasarco per gli agenti di assicurazione è soltanto un esempio dei risultati ottenuti grazie ai frequenti confronti del Presidente SNA con il mondo politico e istituzionale. Il mondo reale, infatti, non è quello delle tastiere degli smartphone e delle chat di sedicenti amici dell’associazione, bensì quello nel quale il Sindacato incontra problemi da risolvere e ostacoli da superare; un mondo che richiede dedizione, presenza, costanza, utili a creare e mantenere una rete di rapporti con gli attori della politica, per offrire loro spunti per una visione realistica dei problemi della categoria e suggerire soluzioni appropriate.
È per questo che le “passerelle romane” scandalizzano solo un pugno di colleghi che non spingono lo sguardo oltre l’orizzonte. La stragrande maggioranza degli iscritti al Sindacato, infatti considera l’attività di lobbying apprezzabile e necessaria, perché ha compreso che il campo di battaglia per la tutela dei diritti della categoria si sposta sempre più verso il terreno della politica e delle istituzioni nazionali ed europee.
Nel caso Enasarco, grazie alle assidue attività del Presidente SNA Claudio Demozzi presso molti parlamentari e alcuni Ministeri è stato trovato adeguato riscontro e supporto soprattutto da parte del Gruppo parlamentare di Forza Italia, presieduto dall’on. Paolo Barelli, che si è adoperato per giungere al risultato auspicato e al quale va il ringraziamento e la riconoscenza del Sindacato.
La partita è vinta, ma la guardia deve rimanere alta, perché, come spiega lo stesso Presidente Demozzi, “durante l’iter di approvazione del provvedimento abbiamo ricevuto diversi segnali poco incoraggianti, alcuni dei quali hanno assunto la forma di vere e proprie minacce; del resto parliamo di una norma che avrebbe portato nelle casse di Enasarco contributi per svariati miliardi di euro”.
Qualcuno può ancora sostenere che si tratta soltanto di passerelle romane?