N. 15 del 7 maggio 2024

Modello ISA 2024. I conti non tornano e SNA interpella l’Agenzia delle Entrate

Modello ISA

Il Sindacato Nazionale Agenti ha ricevuto dai propri iscritti numerose segnalazioni riguardanti il peggioramento dei valori di affidabilità fiscale risultanti dall’applicazione dei mutati parametri ISA 2024 rispetto a quelli degli anni precedenti.

I modelli ISA (Indice Sintetico di Affidabilità fiscale), sono dei questionari che avevano sostituito gli studi di settore con l’obiettivo di “aumentare la collaborazione fra contribuenti e Amministrazione finanziaria”, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

In sostanza, attribuendo un punteggio da 1 a 10 al contribuente, basandosi sulle risposte a una serie di domande poste all’imprenditore e su altri coefficienti individuali attribuitigli direttamente dall’Agenzia delle Entrate, il sistema misura l’affidabilità fiscale del soggetto interessato, di fatto segnalandogli se e quanto può stare tranquillo rispetto alla possibilità di contestazioni e controlli.

Dopo l’allarme suscitato dalle segnalazioni degli iscritti, il Sindacato ha inviato una PEC all’Agenzia delle Entrate, spiegando che “dalle informazioni raccolte si denuncia una specifica criticità degli indicatori ‘Ricavi per addetto’, ‘Valore aggiunto per addetto’ e ‘Reddito per addetto’, il cui esito impatta molto negativamente su diversi contribuenti, in maniera anomala e non aderente alla realtà”.

 “Sono stati verificati diversi casi in cui, pur con valori contabili e apporto del personale del tutto analogo a quello dell’anno precedente, l’esito del calcolo ISA del nuovo modello evoluto nel 2023 è risultato severamente peggiorativo”, spiega la lettera del Sindacato.

Dicendosi disponibile ad approfondire congiuntamente le tematiche in questione, il Sindacato ha invitato l’Autorità ad un’ulteriore verifica di impatto degli algoritmi e dei coefficienti indicati nella Nota Tecnica e Metodologica del 2024, sottolineando, inoltre, che risultati ISA negativi potrebbero influenzare negativamente il reddito proposto in sede di concordato preventivo biennale.

Si attende la risposta dell’Agenzia delle Entrate.

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