
N. 4 del 3 febbraio 2025
La filantropia del supermercato

In questi giorni i clienti dei supermercati Conad ricevono, unitamente allo scontrino della loro spesa, un biglietto che li invita a collegarsi al sito dell’agenzia di assicurazioni Conad, dove li attende un omaggio da non perdere. Di cosa si tratta? Ebbene, chi ha fatto una spesa superiore ai 30 euro ha diritto a una protezione assicurativa per trenta giorni, con costo a totale carico della nota rete di supermercati, che garantisce addirittura la perdita d’impiego, gli infortuni, il ricovero ospedaliero.
A caval donato non si guarda in bocca, ma almeno gli addetti ai lavori un’occhiatina la dovrebbero dare, se non altro per avere conferma che questa ennesima invasione di campo – che non è un campo da gioco, bensì un campo professionale dove si trattano materie serie – procura danni alla categoria degli intermediari e agli stessi consumatori.
La figura dell’intermediario, che la normativa europea e nazionale vorrebbe collocare in una posizione fondamentale per garantire ai consumatori il sacrosanto diritto a ricevere proposte coerenti con le loro richieste ed esigenze, viene svilita da questo genere di iniziative, mentre Il consumatore, oltre a vedersi negare il proprio diritto, non riceve neppure quel minimo di informazione utile a discernere cosa gli si stia realmente omaggiando, con il rischio che possa, in buona fede, ritenere soddisfatto un proprio bisogno assicurativo che, al contrario, non lo è affatto. Così l’utente non cresce in consapevolezza, l’agente non vede riconosciuto il proprio ruolo sociale, il mercato continua ad essere pericolosamente pervaso da strumenti assicurativi inefficaci che offrono vantaggi quasi esclusivamente a chi li distribuisce, siano essi intermediari tuttofare o compagnie. Per la cronaca, in questo caso specifico la compagnia è Chubb European Group S.E.
Nel dettaglio della polizza in questione, in termini di copertura assicurativa ci troviamo di fronte a una tutela irrisoria, con tutte le furbate utili a limitare il rischio che la compagnia debba pagare dei sinistri. Ad esempio, l’indennizzo una tantum per la perdita d’impiego o, per gli imprenditori, per l’inabilità temporanea superiore ai 30 giorni, è pari a 5 volte l’importo dello scontrino della spesa. Quello per morte e invalidità permanente dell’assicurato arriva a 20 volte il valore dello scontrino, con il massimo di 10.000 euro, ma, attenzione, il tragico incidente deve avvenire tassativamente entro due ore dal rilascio dello scontrino stesso! L’indennizzo forfetario per il ricovero, anch’esso pari a 5 volte l’ammontare della spesa, è limitato ai disoccupati e pensionati e vale solo se l’ospedale trattiene il paziente per almeno sette giorni. Ad ogni buon conto, onde evitare il rischio di non fare un buon affare, la compagnia ha previsto un massimale annuale di 500.000 euro per gli infortuni, a esaurimento del quale eventuali altri malcapitati “clienti” non vedranno alcun indennizzo.
Tutto questo senza un contatto, neppure a distanza, con personale dell’agenzia Conad, senza l’invio delle informative preventive, con rilascio di informazioni assolutamente generiche sui contenuti della polizza e con la possibilità di scaricare le condizioni di assicurazione solo nell’ultima pagina del formulario di adesione. Tanto… è gratis. Una nota curiosa: il sito dell’agenzia si trova all’interno del sito di Conad. Sarà regolare?
Viene da domandarsi se Conad, che ha coniato il bellissimo slogan “persone oltre le cose”, non avrebbe fatto meglio a regalare ai propri clienti un buono sconto.