
N. 1 del 7 gennaio 2025
La Commissione Rc auto SNA all’audizione Mimit sui prezzi delle polizze

Alla recente audizione presso il Ministero delle Imprese, il Garante degli assicurati prof. Antonio Coviello era affiancato dai membri della Commissione SNA Rc auto Carlo Colombo e Massimiliano Pro.
L’audizione rientrava nell’ambito del confronto avviato dal Ministero sul progetto di riforma del settore al fine di garantire efficienza, sostenibilità e tutela di cittadini e imprese. La collaborazione tra il prof Coviello e la Commissione Rc Auto, coordinata da Paolo Bullegas, è ormai consolidata, con posizioni e proposte condivise.
Le problematiche e le relative proposte di intervento sono state illustrate al Direttore generale del Ministero dott. Massimo Greco e alla d.ssa Laura Fasano, della divisione 1 dell’unità a supporto del Garante per la sorveglianza dei prezzi. Oltre che dagli uomini di SNA, il prof Coviello era affiancato dall’avv. Antonella Esposito.
La relazione si è soffermata sul tema dell’evasione assicurativa e della circolazione di veicoli “estero-vestiti” circolanti in Italia, fenomeni che crescono con l’aumentare dei prezzi, con una ricaduta in termini economici e sociali per il Paese.
Nel corso dell’audizione è stata sottolineata l’importanza di una maggiore trasparenza tariffaria, che permetta di chiarire i criteri di calcolo delle polizze ed evitare discriminazioni su base geografica o altre variabili, spesso determinate da algoritmi di intelligenza artificiale.
Fra le soluzioni proposte, oltre a quella di individuare un tetto massimo per i premi assicurativi, vi è quella dell’incrocio sistematico delle banche dati dell’Ania e del Pra, che permetterebbe di individuare l’evasione assicurativa, che coinvolge 2,8 milioni di veicoli per un totale di 5 miliardi di euro di premi evasi. Il recupero di questa massa di denaro potrebbe determinare benefici tariffari per gli automobilisti, oltre che un gettito aggiuntivo di oltre un miliardo di euro per lo Stato, con le trattenute per imposte provinciali, contributo al Fondo vittime della Strada e al Servizio sanitario nazionale.
“Con questo intervento – ha dichiarato il prof. Coviello – auspico non solo di arginare il tema dell’evasione assicurativa, ma anche di garantire maggiore trasparenza, efficienza, e giustizia sociale per tutti gli automobilisti italiani”.
19000 agenti al voto per eleggere l’Assemblea dei Delegati del Fondo Pensione Agenti

Sarà rinnovata a breve l’Assemblea dei Delegati al Fondo Pensione Agenti. Le votazioni si terranno per corrispondenza, a scrutinio segreto, e saranno chiamati a votare oltre 19000 tra iscritti attivi e pensionati del Fondo.
Il Sindacato Nazionale Agenti ha già presentato la propria lista, che mantiene il nome di quella della precedente tornata elettorale: “Sna per il Fondo Pensione Agenti”.
Attualmente l’Assemblea è composta, per la quota agenti e pensionati, da 21 eletti nella lista SNA e 3 eletti in una lista minoritaria. Il Sindacato chiede ancora una volta la fiducia dei colleghi per confermare e possibilmente estendere quest’ampia maggioranza, che ha consentito di esprimere, dopo il periodo di commissariamento, un Consiglio di Amministrazione la cui componente “agenti” è interamente rappresentata da uomini Sna. A questo CdA, presieduto da Francesco Libutti, è stata rinnovata la fiducia per tre mandati consecutivi, creando una continuità di governo che ha permesso di consolidare il Fondo, garantendo una prospettiva di stabilità a lungo termine.
Nel periodo che ha preceduto il commissariamento, nel 2014, di fronte a un disavanzo prospettico del bilancio tecnico del Fondo, la Covip, Autorità di vigilanza sui fondi pensione, impose di riportare immediatamente in equilibrio i conti, ritenendo di non concedere, sebbene ne avesse facoltà, il maggiore lasso di tempo di dieci anni per conseguire quell’obiettivo. Fra le proposte di riforma si faceva strada quella della modifica del regime delle prestazioni, con la conseguente perdita della caratteristica della prestazione definita e con il rischio di esporre il Fondo all’aggressione da parte degli operatori del libero mercato della previdenza assicurativa. Solo il Sindacato Nazionale Agenti aveva una chiara visione della necessità e possibilità di salvaguardare lo specialissimo strumento della previdenza complementare degli agenti italiani e si oppose allo smembramento del Fondo, disinnescando il rischio di applicazione di quel piano di risanamento, purtroppo, sostenuto anche da Anapa, rappresentanza minoritaria degli agenti.
Spiega il Presidente Sna Claudio Demozzi: “È una storia che tutti conoscono. Uscito dal commissariamento che aveva disposto pesanti tagli delle pensioni in corso e future, oggi il Fondo è salvo, più solido che mai, con il bilancio tecnico in forte attivo, cosa che ha consentito di redistribuire agli iscritti, nel 2022, ben 70 milioni di euro in forma di aumento delle prestazioni. Se ciò è stato possibile è soltanto grazie alla solidità della maggioranza dei Delegati SNA nell’Assemblea, che hanno potuto sostenere un CdA che ha svolto con grande impegno e competenza l’incarico affidato, ottenendo gli ottimi risultati che tutti conoscono”.
“Sono queste – prosegue Demozzi – le ragioni per le quali il Sindacato si appella ai colleghi affinché confermino la fiducia nella lista Sna per il Fondo Pensione Agenti, consentendo la continuità della gestione virtuosa del Fondo e limitando lo spazio concesso, qualora si ripresentassero, ad altre liste proposte da chi, pur avendo, dieci anni fa, dichiarato di voler accettare uno sciagurato piano di risanamento, oggi vorrebbe proporsi per amministrare il Fondo”.