
N. 8 del 3 marzo 2025
Elezioni dei Delegati all’Assemblea Fonage Ormai ci siamo quasi!

È solo questione di giorni, ormai, e gli iscritti al Fondo Pensione Agenti riceveranno la busta contenente la scheda elettorale per il rinnovo dell’Assemblea dei Delegati. Come è noto sulla scheda ci sono due liste, quella presentata dal Sindacato Nazionale Agenti – “Sna per il Fondo Pensione Agenti” – e l’altra, denominata “Anapa per rinnovare il Fonage”.
Votare la lista Sna significa confermare la fiducia al progetto di salvaguardia e sviluppo del Fondo Pensione, che proprio grazie alla solida maggioranza in mano al Sindacato si è potuto realizzare, respingendo fino ad oggi le posizioni di chi, come Anapa e, a suo tempo, Unapass, avrebbe preferito snaturare il Fondo, trasformandone il regime previdenziale da “prestazione definita” a “contribuzione definita”, esponendolo all’aggressione del mercato libero, con conseguente perdita di una serie di prerogative per gli iscritti.
I vantaggi che Fonage offre ai suoi aderenti, infatti, normalmente non si trovano, se non a titolo oneroso e soltanto alcuni di essi, negli strumenti di previdenza complementare esistenti sul libero mercato.

Ci riferiamo alla reversibilità della pensione a favore del coniuge superstite, o dei figli a carico se dediti agli studi o inabili, o a favore dei genitori a carico se inabili; anche la pensione di invalidità è prevista per l’agente iscritto, così come la pensione indiretta ai superstiti anche se l’agente deceduto non ha raggiunto il minimo di 15 anni di versamento di contributi.
È importante sottolineare, anche, che la rendita pensionistica di Fonage è determinata anticipatamente e che, essendo una prestazione definita, non risente dell’oscillazione dei mercati finanziari e delle variazioni del rischio biometrico, come è invece per i Fondi Pensione Aperti, che prevedono il calcolo della rendita sulla base di un coefficiente, variabile in funzione dell’età, applicato su un montante che resta variabile fino all’ultimo momento.
Ma nel nostro Fondo Pensioni tutto questo continua a essere garantito, perché Sna si è opposta a soluzioni diverse e meno convenienti per gli iscritti. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla visione degli uomini e delle donne del Sindacato, che non hanno mai mollato nemmeno nei momenti più difficili.
Chi voleva snaturare il Fondo già dieci anni fa, con il mantra della contribuzione definita che ancora oggi riecheggia negli ambienti Anapa, ha agito fin da subito con intenti evidenti, rifiutando qualunque ipotesi di intervento – Sna ne aveva presentato diverse – che non fosse quella della trasformazione, secondo l’originaria proposta dell’Ania. Anapa rifiutò anche di partecipare a incontri tra rappresentanze degli agenti per definire una linea comune, fino a sostenere, in assemblee e documenti diffusi pubblicamente, che una delle possibili scelte di autotutela era quella di trasferire la propria posizione da Fonage a un’altra forma di previdenza sul libero mercato. Alcuni iscritti al Fondo – fortunatamente pochi – hanno seguito questa logica, anche utilizzando i form e le istruzioni specificamente predisposti da Anapa allo scopo.

Molte di queste persone, forse accecate da una fiducia mal riposta, non hanno valutato quale danno si stavano procurando da soli: innanzitutto la perdita della contribuzione a carico dell’impresa, che nel Fondo Pensione Agenti vale il 50% dell’intero contributo dovuto (Qualche Gruppo Agenti allora vicino ad Anapa aveva pensato a negoziare una soluzione per gli agenti più vicini, ma agenti di altre compagnie al di fuori dell’accordo sono rimasti, come si dice, con il cerino in mano).
Ma ancora, per gli agenti che hanno trasferito la propria posizione, la pensione a prestazione definita, con tutte le sue prerogative, è andata definitivamente perduta per far spazio ad una prestazione che resta indefinita fino al momento della sua erogazione; inoltre, in caso di ripensamento, volendo rientrare nel Fondo, l’agente è tenuto a costituire una posizione ex novo, che gli darà una pensione solo se avrà di fronte a sé un periodo di contribuzione minimo di 15 anni.
Queste, molto sinteticamente, sono le ragioni per le quali si deve votare la lista “Sna per il Fondo Pensione Agenti” e non la lista “Anapa per il cambiamento”. Cosa si pensa di cambiare? Il Fondo non ha bisogno di cambiamenti, bensì di continuità. I traguardi dello sviluppo e della sicurezza sono ormai raggiunti e consolidati, ma oggi devono essere difesi da improvvide ipotesi di cambiamento, con la stessa tenacia e la stessa passione che hanno consentito agli uomini e alle donne Sna di salvare il Fondo Pensione Agenti e di farne un modello per il settore della previdenza complementare.
Vota la lista Sna per il Fondo Pensione Agenti e restituisci la scheda al Notaio incaricato, utilizzando l’apposita busta preindirizzata.